I bambini al momento dell’ingresso alla scuola dell’infanzia hanno portato con loro l’immagine di un bambino bisognoso di cure, di attenzione, al quale col passare del tempo grazie al rapporto e alle relazioni con gli altri (coetanei, adulti, ambiente), si è sostituito un bambino attivo, interattivo e competente. Le competenze sono state sviluppate attraverso un confronto continuo con sé stesso, e fra sé stesso e gli altri; costruendo la propria identità. La strutturazione dell’identità viene costruita ad un flusso continuo di esperienze che passano attraverso il corpo. Il corpo dei bambini a quest’età è importante perché veicola emozioni e percezioni elaborandole e trasformandole in esperienza cognitivo-affettivo, emozionale. E attraverso esso imparerà a conoscere e organizzare la realtà e le relazioni con gli altri. In base alle risposte o non risposte che riceverà a livello affettivo e sociale strutturerà l’immagine di sé. Su queste coordinate i bambini metteranno in scena loro stessi, il loro mondo interiore, le fantasie, i loro vissuti senza paure.
La programmazione è stata realizzata per sfondo integratore, è evolutiva, cioè in continua modificazione, perché i comportamenti dei bambini trasmettono continue informazioni che regolano i procedimenti successivi della stessa. È un continuo interscambio fra insegnanti e bambini mediato dallo sfondo che pone l’attenzione sia agli aspetti istituzionali-organizzativi, sia agli aspetti narrativi- fantastici. La trama narrativa, fantastica è tratta dal libro “I COLORI DELLE EMOZIONI”, di Anna Llenas, dove si parla di un mostro che ha combinato veramente un bel guaio. Ha mescolato le emozioni e ora, tutti insieme, si dovrà districare il groviglio. Riusciremo a rimettere a posto la rabbia, l’allegria, la tristezza, la paura, la calma…ognuna con il proprio colore? Con questa programmazione si intende aiutare i bambini a riconoscere i propri stati emotivi verbalizzare con parole proprie ciò che li spaventa o li fa arrabbiare o li rende allegri. Abituarli a riconoscere tali emozioni per poi gestirle e autoregolarle, con sé stessi e con gli altri, competenza indispensabile per la costruzione della propria identità. Ci sarà anche un’osservazione diretta dei colori. Il colore è identificazione, ma anche trasformazione perché non solo attraverso materiali diversi posso colorare il mondo come voglio, ma gli stessi colori mescolati si trasformano diventando un colore nuovo che li contiene tutti. Basta osservare la natura come cambia con il passare del tempo, lo scorrere delle stagioni. E’ stato pertanto costruito un percorso di scoperta del colore e delle sue forme attraverso progetti ricchi di stimolo e di sperimentazione.
Ins. Elena Sanchini